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Colorons le monde d'amitié
Toi, le garçon aux yeux en amande
viens ici
montre-moi tes mains
elles sont comme les miennes
Toi, le garçon à la peau noir
viens ici
laisse-moi appuyer l'oreille sur ton cœur
je veux en écouter la rumeur
et maintenant écoute toi : c'est comme la tienne n'est-ce pas?
Toi, le garçon au maillot rouge et noir
viens ici
tu me comprends !
Donc tu parles ma langue
et alors dis-moi "Es-tu meilleur car tu habites au Nord ?"
Toi, le garçon assis sous le pont
viens ici
n'aie pas honte
n'aie pas peur
mais reste avec moi
car tu es mon frère !
Toi, le garçon à la peau blanche
viens ici
aide-nous à conquérir le monde
colorons-le d'amitié
n'aie pas peur
car nous sommes des frères
Toi, le garçon heureux
sois sensible à nos mots
et rappelle-toi
que le noir, le rouge, le jaune, le blanc
ont tous le sang rouge.
Centro Culturale Victor Hugo :
Concorso in lingua francese - Premio Speciale
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In nome dell'amore
Chiudi i tuoi occhi e ascolta la canzone dei miei.
Ciò che sentirai sarà semplicemente amore.
Ogni stella di ieri, me compresa, è morta nel mare.
Io sono diventata onda e di onda in onda sono rinata conchiglia.
Mi hai raccolta su una spiaggia mentre piangevo, così mi hai
insegnato a sorridere: quando le lacrime erano le mie parole,
tu già sapevi che avrei conquistato il sole?
Non farti incatenare dalla paura, conosci la mia storia e sai che
non amerò mai come amo te nessun ricordo.
Oh amore mio, perché non mi scacci dal tuo paradiso se ti rendo
solo tempeste?
La notte mi scrive in nome dell'amore.
Guardando al di là delle stelle, ho planato in un'altra dimensione
per parlare al tuo cuore: spogliata di ogni bugia, di ogni dubbio,
di ogni contraddizione, gli ho giurato che non mi sarei mai più
voltata a scrutare il tramonto che moriva e, che il mio guardare oltre,
sarebbe stato là, dove angeli e fate danno vita all'orizzonte.
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Figlia del sole.
Un campo di papaveri rapisce i miei pensieri:
m'immagino rosa rossa in mezzo all'aia assolata.
Gli occhi della gente sono più taglienti dei frantumi
di uno specchio, eppure, a volte non ho paura…
Sono serena nel mio corpo, sono la figlia del sole…
Continuo a recitare in un teatrino di sogni,
finita la scena ritrovo i miei occhi senza trucco
in una lacrima che cade sulle mie mani, mi guardo,
mi scruto, mi cerco: in me c'è un cuore che batte,
che ama e che soffre,io, per strano che può sembrare,
sono una vita. No, non sono un fiore, ma se non fossi
quella che sono, probabilmente, nessuno mi amerebbe,
e io, non potrei immaginarmi rosa in nessun giardino…
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Lacrime di San Lorenzo.
Rannicchiata nel mio velo di porpora,
come prigioniera delle mie paure e dei miei perché,
vivo un istante di pura sofferenza.
Ma io sono ancora qui e non posso far altro che spogliarmi
di tutto e, umilmente ringraziare un dio che non c'è.
Eppure so che questa notte, quando vedrò una stella cadere,
esprimerò il mio bel desiderio e, subito dopo penserò che
la felicità per me è una meta irraggiungibile.
Il vento mi ha ridato la libertà, ma, nonostante ciò,
continuo a vagare da un cielo all'altro senza trovare pace.
Sono una povera vagabonda ma, ancora, alle volte sogno.
Illusa o delusa? Un brivido freddo mi gela lo spirito,
guardo le mie mani che tremano, alzo gli occhi e
la mia ombra d'improvviso svanisce nel caloroso
abbraccio del sole.
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