Federico Vozzella
di Florindo Cirignano
Federico Vozzella nasce
a Milano nel 1977.
Inizia a prendere dimestichezza con il violino all’età di
nove anni e prosegue i suoi studi nel Conservatorio Ottorino Respighi di Latina.
Nonostante i suoi impegni trova anche il tempo di laurearsi in giurisprudenza,
anche se la musica lo attrae molto di più che i codici e le pandette
.
“Il tempo non muore”- dicono i monaci ortodossi - ”e nessuno può dire con certezza una pianta che frutto porterà”.
Chi a Torre le Nocelle, un tempo, passando per le Casaline, avesse avuto l’occasione di ascoltare Filippo Vozzella (Fulippo Stanga) mentre si esercitava col suo clarinetto, mai e poi mai avrebbe potuto immaginare che da lui sarebbe nato questo grandioso cigno reale.
Non che Filippo suonasse
male, per carità! Anzi era molto
apprezzato e richiesto da molte bande abruzzesi,pugliesi e campane per la sua
maestria,ma suo figlio Federico è
di un altro mondo.
E’ sensibilità matura che si mescola a genialità, un qualcosa che sta per esplodere in magnificenza e bellezza.
Il suo
tocco è magnifico,preciso e deciso. Appena l'archetto sfiora le corde ne
sortiscosco suoni di conturbante malìa.
Del resto non poteva essere diverso per
uno che a nove anni prende come idolo di riferimento Uto Ughi.
Come
maestro sceglie una “Irish fiddle-master", l’irlandese Elys Klaynic, la quale
sicuramente insieme Mozart e Paganini gli avrà fatto incontrare
Carolan e Paddy Moloney, ed egli ha certamente
metabolizzato sia i rondeaux di Camille Saint Sans e la Sonata a Kreutzer
anche “Roisin dubh",
"Maggie" o la struggente melodia
di "Carrickfergus".
I
wish I was in Carrickfergus,
Only for nights in Ballygradt
I would swim over the deepest ocean,
For my love to find
But the sea is wide and I cannot cross over
And neither have I the wings to fly
I wish I could meet a handsome boatsman
To ferry me over, to my love and die.
Ecco perché la sua
musica induce a rielaborare - e rielaborare ancora - i ricordi di una vita .
Fedor Dostoevskij fa dire a uno dei suoi personaggi che non c'è nulla di più
elevato, di più forte, di più sano e di più utile nella vita che un bel ricordo:
«Se un uomo riesce a raccogliere molti di questi ricordi per portarli con sé
nella vita, egli è salvo per sempre. E anche se uno solo di questi bei ricordi
rimane con noi, nel nostro cuore, anche quello solo può essere un giorno la
nostra salvezza».
Ecco
perchè si ha l’impressione di smarrirsi tra le suggestioni allusive prodotte dai
suoi suoni.
Basta socchiudere gli occhi e vedi un bambino che si
tuffa in un mare spumoso per prendere stelle marine ( o forse era il racconto
del bambino che pescava stelle nell’oceano delle galassie ?), cime di olmi dorati,
fruscianti al soffio dello scirocco, vicoletti lastricati di pietra rosa,
visioni "di genti antiche che conoscevano la profezia delle nubi del sud e della luna alonata".
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Il 15 Dicembre 2001 si esibì sul palco della sala Nervi, in Vaticano, alla presenza di Papa Giovanni Paolo II, insieme a Massimo Ranieri, Tiziano Ferro, Edoardo Bennato e ai Cranberries.
In quell'occasione il Papa gli concesse anche una grazia che chiese per sua sorella.
Primo violino dell'"Orchestra di Fonopoli" e di " Orchestra Aurora" ha collaborato con numerosi artisti e ha inciso con Cocciante, Celentano, Alex Britti,Renato Zero, Amedeo Minghi, Loredana Bertè e Gianni Morandi.
Partecipa a la trasmissione “ Tutti gli zero del mondo” condotta da Renato Zero ed alla "Canzone del Secolo", condotta da Pippo Baudo per celebrare i 50 anni della Rai.
Lavora con i maestri Caruso e Serio.
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Dal 2001 fa parte dei Movies Trio.
MOVIES TRIO
Nel 2004
hanno effettuato una trionfale tournèe in Russia.
Oltre a Federico
Vozzella il trio è composto da : Gianni Monti ( Pianoforte)- Allievo di Bacalov ed amico di Piovani ha collaborato con diversi artisti come Walter Maestosi, Daniela Barra, Harold Bradley, Clara Galante,
Paolo Rocca
(clarino). E' dei tre l'artista più vicino a me
per gusti musicali. Sarà colpa delle sue "cattive
frequentazioni" nelle case chiuse dellla musica
popolare, ma appena sento un paio di note emesse dal suo
clarino, mi aspetto che da un momento all'altro entrino in scena cembalon e nai, e che, come nel film "Train
de vie", si uniscano a lui una banda di suonatori klezmer
ed una di rom lautari.
Poi scopro che ha collaborato col mitico Sparagna e che ha suonato con Rita Tummino ( mai vista una donna che subisce così straordinarie metamorfosi; Praticamente è una ragazza belloccia che, però, quando suona l'organetto,si trasforma e diventa di straordinaria bellezza. Cambia il volto, il profilo si trasforma ( qualcosa tra il brigantesco e principesco assieme), mutano i suoi occhi, che di colpo appaiono febbrecitanti, mentre fissano un mondo antico, perduta in cadenze pastorali balcaniche o rapita da agresti pizziche mediterranee . |
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MP3 ( "Il valzer del commiato" dal Gattopardo)
Sarebbe una cosa straordinaria se potessimo avere a Torre le Nocelle un concerto dei Movies Trio, magari per l'inaugurazione del "Centro Polivalente". Riconoscere la genialità, la maestria, l'arte ai propri figli è un dovere per qualsiasi collettività.