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Paul Elliot
a
Torre le
Nocelle
Quando qui
venivano gli scrittori!
Curato da
Florindo Cirignano
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La memoria é un piccolo
fuoco che va sempre alimentato altrimenti si spegne per
sempre. Di questo che sto per
raccontarvi era rimasta solo un
piccola scintilla.
Questa storia
venne fuori per caso. Me la contò Todesca Ciriaco (Ntorzone) e confesso che in un primo momento stentai
a credergli. Non perché Ntorzone fosse inattendibile e non degno di fede,
ma solo perché il tutto pareva talmente incredibile. Eppure era vero!
Ma andiamo per ordine.
Ntorzone mi riferì che
tanti anni fa (non sapeva dirmi con
precisione la data) era venuto a
stabilirsi temporaneamente a Torre un famoso scrittore americano,
cercando la pace necessaria per terminare la sua opera.
Lo scrittore era Paul Elliot ed il libro che stava scrivendo era
“The last time I saw
Paris” ( ma come vedremo questa notizia era errata, in quanto il libro
lo aveva già scritto nel 1942). La sera stessa ebbi diverse conferme di questo
fatto ( Tonino Bevilacqua, Peppo Russo),
anche se nessuno ricordava con
precisione in che anno fosse venuto. Tutti, però, ricordavano molto bene questo corpulento
scrittore americano,accompagnato da moglie e segretaria-dattilografa ( molto
bona a loro dire ) e da un
personaggio, per alcuni aspetti sconcertante, che si faceva chiamare
Drinkwater. Avevano affittato
la casa di Giacinto Bevilacqua e frequentavano diversi nostri
concittadini ( Eduardo
De Roma e Vicario)
ma ricevevano moltissime persone che venivano da lontano.Ogni
sera facevano una passeggiata lungo la Vianova e, pur non conoscendo
l'italiano, (tranne Drinkwater) il quartetto era affabile con tutti.
Questo è l’antefatto e non credo che a
qualcuno sia venuto un fremito d’orgoglio oppure un sussulto di piacere
nel conoscere questa
storia….se non a me.
Ma come, vi chiederete, erano venuti proprio
a Torre, oggi luogo di maledizione della cultura, dove arrivano,
oramai, solo poveracci che hanno problemi di
testa ?
Forse dipende dal fatto che qui, una
volta, c’erano una trentina di persone in possesso di laurea, mentre adesso
c’è una sola persona con trenta lauree.
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The story
P aul Elliot
era già un autore affermato nel 1949, quando di ritorno da Parigi decise
di fermarsi a Torre per qualche tempo. Era uno scrittore poliedrico con interessi diversi ed una grande cultura
(Elliot Paul wrote
novels, stories, journalism, documentaries, detective stories, memoirs, screenplays, film criticism, and a
history of jazz ... lo definisce il
suo biografo Arnold Goldman).
(Per
saperne di più collegati a:)
http://www.cowbeech.force9.co.uk/PAUL.htm
Nel 1941 aveva scritto “ L’ultima volta
che vidi Parigi” (
The last time
I saw Paris) che gli aveva regalato una discreta notorietà, anche perché dal
romanzo era stato tratto un film con Liz Taylor, Roger Moore, Donna Reed, Walter
Pidgeon,Van Johnson.
Aveva sceneggiato alcuni films di successo
come A
Woman's Face con la regia di George
Cukor e con la partecipazione di
stars di primo livello del calibro di Joan Crawford, Melvyn Douglas
e Rhapsody in
Blue di
Irving Rapper con Robert Alda, Joan Leslie, Charles Coburn,
Oscar Levant, Paul Whiteman, Al Jolson.
Elliot aveva fatto amicizia con un emigrante
torrese, Alessandro Bevilacqua
( forse parente a Lorenzo la
guardia), che si aveva cambiato il nome in Drinkwater. Presero
in affitto la casa di Giacinto
Bevilacqua e qui, a Torre le Nocelle, scrisse il suo libro “Springtime
a Paris”
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A lady known as Paris, Romantic and Charming
Has left her old companions and faded from view
Lonely men with lonely eyes are seeking her in vain
Her streets are where they were, but there's no sign of her

She has left the Seine
The last time I saw Paris, her heart was warm and gay,
I heard the laughter of her heart in every street café
The last time I saw Paris, her trees were dressed for spring,
And lovers walked beneath those trees and birds found songs to sing.
I dodged the same old taxicabs that I had dodged for years.
The chorus of their squeaky horns was music to my ears.
The last time I saw Paris, her heart was warm and gay,
No matter how they change her, I'll remember her that way.
I'll think of happy hours, and people who shared them
Old women, selling flowers, in markets at dawn
Children who applauded, Punch and Judy in the park
And those who danced at night and kept our Paris bright
'til the town went dark
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Abbiamo la conferma ufficiale del suo
biografo Arnold
Goldman
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Il libro era basato su un precedente racconto del grandissimo
Scott
Fitzgerald: Babylon Revisited". Sempre il dott. Goldman ci informa che
Elliot e Scott Fitzgerald si incontrarono in una cena, giusto 8 giorni prima che
quest'ultimo morisse per un attacco ( Here's something for you, from Jay
Martin's Nathaniel West, The Art of His Life (New York, 1970), page 386:
"on Friday, the thirteenth of December [1940], Scott Fitzgerald and Sheilah
Graham had come to the Wests' house for a memorable dinner party.... Elliot Paul,
the Hacketts [screenwriters], and Hilaire Hiler [also] were there, and someone
mournfully sang "The Last Time I Saw Paris.... That dinner at the Wests'
was the first party Fitzgerald had gone to in some time." Fitzgerald died 8
days later of a heart attack and West one day later in an automobile accident.)
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A margine di questo fatto si snoda un'altra
vicenda. A Torre all'epoca viveva Vecario ( il nonno di Vincenzino Latorella).
Questi in gioventù aveva conosciuto il grande pittore e scultore
napoletano Vincenzo Gemito,che in segno di stima gli
aveva fatto un ritratto con
dedica autografa.
Questo disegno, pare, fosse stato dato a Bevilacqua, il quale doveva piazzarlo
sul mercato americano,dove l'artista napoletano era assai quotato.
Passarono i mesi, ma dagli USA non arrivava alcuna notizia né del
dipinto né dei dollari ( probabilmente Alex Drinkwater non riuscì a trovare un
acquirente). Vittorio, figlio di Vecario, poliziotto,per paura di perdere denaro
e dipinto, fece
intervenire l'Interpol e così il ritratto ritornò in Italia.
Attualmente l'opera sta a Palermo, in casa di Vittorio.
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